Usi la candeggina per pulire la lavatrice? Ecco cosa succede davvero e se la disinfetta

L’impiego della candeggina per pulire e disinfettare la lavatrice è una pratica piuttosto diffusa in ambito domestico, grazie alle sue note proprietà igienizzanti e sbiancanti. Tuttavia, la sua efficacia e sicurezza dipendono dal rispetto di precise regole di utilizzo, sia per proteggere l’elettrodomestico sia per garantire la reale eliminazione di germi e batteri. Nelle prossime sezioni viene analizzato in dettaglio cosa avviene realmente quando si usa la candeggina in lavatrice e se questo metodo garantisce una effettiva disinfezione.

Il potere della candeggina: igiene e limiti

La candeggina, tecnicamente nota come ipoclorito di sodio, è un agente ossidante largamente impiegato nella sanificazione domestica e nella disinfezione di superfici e tessuti. La sua azione si basa sulla capacità di rompere le membrane cellulari di batteri, muffe e alcuni virus, annientandone la maggior parte delle forme comuni presenti in ambiente domestico. In lavatrice, la candeggina può essere utilizzata per:

  • Eliminare batteri e cattivi odori dal cestello e dalle parti interne.
  • Prevenire la formazione di muffe, tipiche delle guarnizioni in gomma e degli angoli meno ventilati.
  • Ripristinare l’originale igiene della lavatrice e prolungare la vita dell’elettrodomestico.
  • Tuttavia, la candeggina non va usata come soluzione frequente o senza criterio. Se da un lato è altamente disinfettante, dall’altro può essere dannosa se utilizzata in eccesso o con tessuti/colori inadeguati. Inoltre, non è efficace contro tutte le forme di microrganismi, ad esempio alcune spore fungine possono risultare più resistenti.

    Modalità di utilizzo e dosaggio ottimale

    Per una corretta pulizia del cestello e degli altri componenti interni, occorre seguire alcune semplici ma fondamentali direttive. Esperti e produttori di elettrodomestici consigliano di:

  • Versare tra 100 e 150 ml di candeggina direttamente nel cestello per un ciclo di pulizia a vuoto. In alternativa, si può utilizzare la vaschetta del detersivo nei modelli che prevedono uno scomparto dedicato, spesso indicato dalle sigle “CL” o simili. In questo caso, la quantità raccomandata è di circa 100 ml.
  • Optare per un ciclo a temperature elevate (idealmente 60-90°C), poiché ciò potenzia l’efficacia della candeggina nell’abbattere la carica microbica, mentre temperature più basse ne riducono notevolmente il potere sanificante.
  • Effettuare questa procedura non più di una volta al mese, per evitare il deterioramento delle parti in gomma o la corrosione dei componenti metallici.
  • L’impiego eccessivo di candeggina non migliora il risultato ma può lasciare residui nel cestello, sui tubi e nei condotti interni, con possibili rischi di danni a lungo termine sia alla lavatrice che ai capi trattati successivamente, soprattutto se colorati o delicati.

    Effetti reali e attenzioni da adottare

    Sottoposta a corretto impiego, la candeggina si conferma un disinfettante efficace per la lavatrice, in grado sia di eliminare gran parte dei batteri che di sbiancare eventuali depositi residui derivanti dall’uso intensivo. Ecco cosa succede realmente:

  • Sanificazione del cestello: le superfici a contatto con il prodotto vengono igienizzate, prevenendo accumuli di sporco organico e la moltiplicazione di microrganismi nocivi.
  • Riduzione degli odori sgradevoli: l’azione ossidante elimina i composti maleodoranti derivanti da muffe o ristagni d’acqua.
  • Possibili rischi: un dosaggio eccessivo o l’utilizzo su tessuti non adatti porta a scolorimenti, danni alle fibre e usura delle guarnizioni nel tempo. È fondamentale seguire le quantità consigliate ed eseguire periodicamente un risciacquo aggiuntivo dopo il trattamento.
  • Inoltre, la candeggina in forma liquida o in compresse mostra analoghi benefici, purché si rispettino le rispettive diluizioni e modalità d’uso descritte dal produttore, sempre impiegando i dispositivi di sicurezza individuale come guanti ed evitando il contatto con la pelle o l’inalazione dei fumi.

    Alternative naturali, precauzioni e consigli finali

    Nonostante i vantaggi igienici, l’uso combinato o alternativo di prodotti più delicati rappresenta un valido compromesso per la pulizia regolare della lavatrice:

  • Aceto bianco e bicarbonato di sodio: Ottimi per sciogliere calcare e neutralizzare i cattivi odori, una soluzione di aceto e bicarbonato offre un’azione sanificante blanda e sicura per gommature e metalli, senza lasciare residui tossici.
  • Acido citrico: Adatto nella prevenzione del calcare, si usa sciolto in acqua e avviando un ciclo a vuoto a temperature medio-alte.
  • In ogni caso, per ottenere una vera disinfezione e proteggere la propria lavatrice, si consiglia di:

  • Pulire periodicamente anche le guarnizioni, la vaschetta del detersivo e il filtro, spesso trascurati ma facilmente sede di muffe e batteri.
  • Evitare di mescolare mai candeggina e prodotti a base di ammoniaca o altre sostanze chimiche che possono sviluppare gas tossici.
  • Arieggiare bene la stanza durante e dopo il lavaggio a vuoto con candeggina, e aspettare che la lavatrice sia completamente asciutta prima di un nuovo carico di biancheria pulita.
  • Nel rispetto di queste precauzioni, la candeggina rimane un alleato efficace per l’igiene e la disinfezione periodica della lavatrice. Tuttavia, il suo impiego va considerato solo come parte di una routine più ampia e consapevole nella manutenzione degli elettrodomestici, tenendo sempre conto della sicurezza propria e della durata della propria lavatrice. Per approfondimenti sulla natura e sulle applicazioni della candeggina nella sanificazione, il riferimento rimane la voce ipoclorito di sodio su Wikipedia.

    Lascia un commento