Se vedi questo simbolo sulle etichette dei prodotti non ignorarlo: ecco cosa significa

Nelle abitudini quotidiane, siamo spesso circondati da un’infinità di simboli grafici stampati sulle confezioni dei prodotti alimentari, cosmetici e altri beni di consumo. Riconoscere e comprendere il vero significato di questi simboli non è solo una questione di curiosità, ma può avere un forte impatto su salute, sicurezza e sostenibilità ambientale. Molte persone li notano distrattamente, senza capire quanto possa essere importante soffermarsi su questi piccoli segnali: ignorarli talvolta vuol dire mettere a rischio la propria salute o compiere scelte poco responsabili dal punto di vista etico e ambientale.

Simboli di sicurezza e salute: dalla spiga barrata al periodo di durata

Tra i simboli che rivestono un ruolo di primaria importanza, quelli legati all’alimentazione assumono una funzione essenziale soprattutto per chi soffre di allergie o intolleranze. Un esempio emblematico è la spiga barrata, un marchio registrato gestito dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC). Questo simbolo è presente sui prodotti dichiarati senza glutine e sottoposti a rigorosi controlli per garantire un livello di glutine inferiore a 20 parti per milione, come richiesto anche dal Ministero della Salute. La sua presenza è una vera e propria tutela per le persone celiache, che necessitano di certezze assolute per evitare gravi conseguenze sanitarie.

Nello stesso modo, la presenza del simbolo “Vegan” sulle etichette segnala al consumatore che il prodotto non contiene ingredienti di origine animale. Questo riferimento non interessa solo chi segue una dieta vegana, ma è prezioso anche per intolleranti come i soggetti affetti da allergie alle proteine animali e chi ha motivazioni etiche per le proprie scelte alimentari.

Sui prodotti di uso quotidiano come cosmetici o detersivi, incontriamo invece il simbolo “PAO” (Period After Opening), raffigurato da un barattolino aperto con un numero accanto (ad esempio, “12M”). Questo dato indica i mesi entro cui usare il prodotto dopo l’apertura per evitare rischi dovuti alla degradazione o alla crescita batterica.

Simboli di idoneità alimentare e conformità europea

Proseguendo nell’esplorazione delle etichette, un’icona apparentemente semplice come quella di un bicchiere e una forchetta riveste un significato tecnico fondamentale. Contrariamente a quanto si possa pensare, non indica che il prodotto sia un alimento, ma che il materiale con cui è stato realizzato (come una pellicola, un contenitore o una stoviglia) è idoneo al contatto con gli alimenti. Ciò assicura che il rilascio di sostanze da parte del packaging sia nei limiti di legge, tutelando la sicurezza del consumatore durante il consumo dei cibi.

Un altro simbolo rilevante è la Marcatura CE, presente non solo su dispositivi elettronici, giocattoli e arredi, ma spesso anche sulle confezioni di prodotti alimentari e relativi imballaggi. Questa marcatura indica la conformità ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive dell’Unione Europea, a garanzia di un controllo da parte del fabbricante e di uno standard minimo di qualità sul prodotto immesso sul mercato europeo.

Simboli di sostenibilità e smaltimento

Negli ultimi anni la consapevolezza ambientale ha assunto un ruolo centrale anche nella progettazione delle etichette. Ecco allora la diffusione di diversi simboli dedicati al riciclo, smaltimento e alla responsabilità ambientale dei produttori. Il più famoso tra questi è senza dubbio il triangolo di Mobius, costituito da tre frecce che si inseguono e formano un triangolo. Questo simbolo internazionale indica che l’imballaggio – o talvolta il prodotto stesso – può essere riciclato. Nei casi in cui all’interno del triangolo sia riportato un numero, quest’ultimo indica una specifica tipologia di plastica o di materiale, così da facilitare ulteriormente la raccolta differenziata.

Discorso simile vale per il cosiddetto “Punto Verde”, anche noto come Grüner Punkt nei paesi di lingua tedesca. Questo logo segnala che il produttore ha contribuito finanziariamente a un sistema di recupero e riciclaggio degli imballaggi, assumendosi così parte della responsabilità dello smaltimento. Da non confondere, però, con una garanzia di riciclabilità del prodotto stesso: è il marchio della responsabilità e non una certificazione di sostenibilità del materiale.

Più recente e meno conosciuto è il simbolo “Tidy man”, ovvero la piccola sagoma stilizzata di un uomo che getta un oggetto nel cestino. Si tratta di un invito generico a non disperdere nell’ambiente l’imballaggio o il prodotto dopo l’uso: un semplice monito visivo volto a incoraggiare comportamenti eco-compatibili e il corretto smaltimento dei rifiuti.

Simboli etici e certificazioni culturali

Oltre alla salute e all’ambiente, le etichette comunicano spesso valori etici e rispetto per le tradizioni culturali. La certificazione Halal, ad esempio, indica che il prodotto è idoneo al consumo secondo i precetti alimentari della cultura islamica. Ma questa etichetta è oggi considerata anche un indice di qualità e di attenzione nella selezione e lavorazione delle materie prime, tanto da essere apprezzata anche da chi non segue regole alimentari religiose ma ricerca standard igienici elevati.

Altre certificazioni esprimono l’attenzione per la sostenibilità delle risorse o per il rispetto dei lavoratori. Tra queste, quella del Forest Stewardship Council (FSC) garantisce che un prodotto a base di legno derivi da foreste gestite responsabilmente e in modo sostenibile, tutelando la biodiversità e le comunità locali. Sebbene sia più comune trovarlo su prodotti cartacei e imballaggi, l’FSC si sta progressivamente diffondendo anche nel settore alimentare, in particolare per imballaggi e accessori monouso.

Nella stessa sfera rientra la presenza sulle etichette del OGM barrato o di specifiche diciture sull’assenza di organismi geneticamente modificati. Questi simboli rappresentano informative aggiuntive rivolte a consumatori attenti alla naturalità delle materie prime e alla trasparenza nelle filiere produttive.

Lettura consapevole: la chiave per un acquisto informato

Nonostante la loro apparente semplicità grafica, i simboli sulle etichette sono strumenti fondamentali attraverso cui aziende, enti certificatori e legislatori comunicano ai consumatori una mole di informazioni essenziali. Ignorare questi messaggi equivale a privarsi di utili strumenti di tutela individuale e collettiva.

  • Per chi soffre di allergie alimentari, riconoscere simboli come la spiga barrata può davvero fare la differenza tra una scelta sicura e un rischio sanitario.
  • Chi segue scelte etiche o religiose ha nella certificazione Vegan, Halal o Kosher un prezioso alleato di trasparenza.
  • Chi desidera ridurre il proprio impatto ambientale trova nel triangolo di Mobius e nei loghi di corretto smaltimento una bussola affidabile per compiere gesti quotidiani responsabili.
  • Per la sicurezza dei bambini e della famiglia, simboli come la marcatura CE e l’idoneità al contatto alimentare garantiscono standard minimi di qualità previsti dal legislatore europeo.

Comprare con consapevolezza significa interpretare ciò che leggiamo sulle confezioni, integrando le informazioni testuali a quelle grafiche. È un’abilità oggi sempre più importante, anche in risposta alla crescita di prodotti importati o provenienti da aziende che adottano standard variegati a livello globale.

Conoscere il significato dei simboli che troviamo ogni giorno sui prodotti ci permette non solo di acquistare meglio, ma anche di diventare protagonisti attivi della nostra salute e della tutela ambientale, a tutto vantaggio di noi stessi e delle generazioni future.

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