Gestire un B&B richiede attenzione non solo all’accoglienza degli ospiti, ma anche all’organizzazione delle pulizie, uno degli aspetti più rilevanti sia dal punto di vista della qualità percepita dal cliente sia per il bilancio dell’attività. Il proprietario si trova spesso a dover valutare se i costi sostenuti per la pulizia siano equilibrati o eccessivi rispetto agli standard di mercato e alle reali esigenze della struttura. Comprendere la composizione e gli importi di tali costi è fondamentale per ottimizzare la redditività e non rischiare di pagare troppo per un servizio spesso considerato secondario, ma cruciale per il successo nel settore dell’ospitalità.
Quanto si paga realmente per la pulizia
I costi della pulizia di un Bed & Breakfast variano in modo significativo in base a diversi fattori, tra cui la ubicazione, l’ampiezza degli spazi, la frequenza del servizio e il livello di cura richiesto. In città come Milano, il prezzo medio orario riferito da imprese specializzate oscilla intorno ai 10,50 euro l’ora, con una spesa totale per il servizio di pulizia di un bilocale che si può aggirare sui 18 euro per intervento. In contesti diversi, la tariffa può salire: alcune imprese chiedono tra i 20 e i 50 euro l’ora per esigenze particolari, mentre altre propongono 15 euro l’ora per appartamenti più grandi, con un totale che può arrivare anche a 300 euro per alloggi di circa 100 mq.
È importante distinguere la pulizia ordinaria dalla sanificazione profonda o dai servizi extra come lavanderia di lenzuola e asciugamani, che spesso vengono conteggiati a parte o offerti su richiesta, incidendo ulteriormente sui costi complessivi. Inoltre, la scelta tra affidarsi a un’impresa professionale o a un privato influisce sia sulla spesa sia sul livello di garanzia e affidabilità del servizio, poiché un’impresa promette maggiore continuità e copertura in caso di assenza, mentre un privato può offrire tariffe più basse ma meno flessibilità in caso di imprevisti.
Il ruolo del costo pulizie nella strategia di prezzo
Molti proprietari di B&B scelgono di addebitarne l’intero costo agli ospiti, specialmente se utilizzano piattaforme come Airbnb, dove la tariffa di pulizia viene aggiunta separatamente al prezzo della prenotazione e copre di fatto la spesa senza ricadere sul margine dell’host. Tuttavia, non esiste un prezzo unico “giusto”: è la consapevolezza dell’ospite e la percezione del valore a determinare l’accettabilità della cifra proposta.
Incrementare troppo la tariffa di pulizia potrebbe scoraggiare prenotazioni, soprattutto per soggiorni brevi, dove il costo di tale servizio incide proporzionalmente di più. Al contrario, una pulizia sottostimata o troppo economica rischia di non garantire gli standard richiesti, influendo negativamente sulle recensioni e sulla reputazione. Pulizia e igiene sono percepiti come elementi imprescindibili e un investimento necessario per la soddisfazione e la fidelizzazione degli ospiti, anche se talvolta, in presenza di tariffari eccessivi rispetto ai reali servizi erogati, ci si domanda se il proprietario non stia pagandoli troppo o addirittura, a sua volta, lucrando su questo specifico aspetto.
Come ridurre i costi senza rinunciare alla qualità
Una gestione efficiente della pulizia non passa necessariamente dal minimo prezzo, ma dalla ricerca del miglior rapporto qualità/costo. Ecco alcune strategie per ottimizzare la spesa mantenendo alto lo standard:
- Valutare più fornitori e confrontare attentamente i preventivi, distinguendo tra lavoro occasionale e abbonamenti a servizi periodici.
- Introdurre processi standardizzati e checklist dettagliate per garantire una pulizia efficace anche con personale meno esperto o con un turnover elevato.
- Prevedere una formazione di base agli addetti esterni o ai collaboratori, per uniformare la qualità e ridurre gli errori (o i ritocchi successivi).
- Acquistare prodotti e attrezzature in autonomia, lasciando all’impresa di pulizie solo la manodopera, così da abbassare il costo concordato.
- Offrire ai clienti la possibilità di scegliere servizi aggiuntivi come cambi biancheria extra o pulizie intermedie a pagamento, slegando le spese dai soggiorni più brevi e rendendo più competitivo il prezzo base.
Altra riflessione importante riguarda la fiscalità. Le fatture presentate dalle imprese di pulizie sono infatti deducibili ai fini fiscali. Se nella fattura della prenotazione vengono specificate spese di pulizia superiori a quelle realmente sostenute, la differenza rappresenta comunque un ricavo aziendale su cui si pagheranno le tasse, ma aumenta la redditività della struttura nel rispetto della trasparenza che il settore richiede.
Prezzi di mercato e gestione della percezione
Un’analisi dei prezzi praticati da diversi B&B in Italia mostra una notevole variabilità. Esempi reali segnalano tariffe di 20 euro per la pulizia di una camera e 40 euro per un appartamento per ogni soggiorno; supplementi di 10 euro a persona sono invece richiesti solo per cambi completa biancheria. Tali cifre risultano in linea con le abitudini della clientela e con la media nazionale dei servizi di pulizia professionale. In certi casi, tuttavia, le piattaforme di affitto breve propongono costi di pulizia molto più elevati, spesso sopra i 100 euro, giustificandoli con l’inclusione di servizi extra.
Le aspettative degli ospiti sono influenzate dal confronto con altre esperienze: una pulizia impeccabile giustifica una spesa superiore, mentre un servizio standard può essere sostenuto solo da un prezzo competitivo. Anche la trasparenza, nella comunicazione dei costi e nella descrizione dei servizi inclusi nella tariffa di pulizia, aiuta a gestire la percezione del cliente e ad evitare recensioni negative dovute a sensazione di essere stati sovraccaricati per attività considerate “normali” o già incluse nel costo della stanza.
Pulizia: voce di costo o investimento?
In conclusione, per il proprietario di B&B la voce “pulizie” può essere considerata sia un costo da ottimizzare sia un vero e proprio investimento strategico per la competitività della propria attività. Una gestione attenta consente di offrire un servizio di qualità e, allo stesso tempo, di sostenere costi coerenti con il livello di servizio desiderato e con le tariffe del proprio mercato di riferimento. Una parte integrante di questa attività è l’aggiornamento costante su housekeeping professionale e sulle soluzioni per mantenere pulizia, ordine e soddisfazione degli ospiti ai massimi livelli, incrementando così la reputazione della struttura nel tempo.